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I primi freddi che specialmente nelle basse padane ci riportano gli odori delle sere umide di nebbioni puntuali ogni inverno, si accettano più volentieri se a spingerti fuori casa è per prima la curiosità e insieme una sottile certezza: ritrovare e rinnovare un’atmosfera accogliente e familiare nelle vetrine nitide e perfette, affollate dai miti e dal segno inconfondibili di Maddalena Rocco.
Sabato l’altro alla Galleria Rossini di Lodi (la mostra personale di Maddalena Rocco è rimasta allestita fino al 19 novembre) quella sensazione avvolgente della nebbia che rende più intima anche la passeggiata lungo corso Adda e ti spinge dritto dentro il piccolo spazio curato da Marco (Rossini), enfatizza l’incontro coi gioielli di Maddalena ancora più nitidi, lucenti nelle sue superfici a specchio solcate da quei tratti precisi e meticolosi, fini e compressi nel loro studio accurato. Graffiti infiniti che raccontano l’infinita attenzione di Maddalena per un’immagine autentica, per un simbolo che si accompagna a un mito e che una volta combinato alla struttura completa fatta di frammenti naturali, pietre, intrecci e incontri di metalli, osso, perle, smalti, onice, rubino, e lastre e fusioni… diventa sogno.

Bracciale ‘Pellizza’ dedicato alla pittura – Oro giallo, argento, fibra ottica blu molata, smeraldi, rubino, zaffiro giallo e blu, osso fossile, opale gialla, incisioni a bulino. Maddalena Rocco, Milano
E questi bracciali, sogni ricomposti, ‘sono’ Maddalena, ancorché a volte ispirati a un tema, sviluppato studiando per qualche concorso o incontro sul gioiello d’autore. Parlano sempre di lei e del suo rigore, rigore-amore per gli studi artistici (Accademia di Brera), parlano di lei e del suo leggero passare nel mondo e porsi all’altro, leggero ovvero senso lieve per modalità, ma preciso, fermo, forte. Già, si può essere lievi e forti, come il segno di Maddalena Rocco, inciso a bulino su oro e argento.
Maddalena è tra gli autori di “Gioielli in fermento” con un inno a Dioniso raccolto in mille accenti intorno a un anello, opera unica, che è racconto e fascino. Compresso, concentrato di emozioni, come al risveglio di un sogno millenario oppure bouquet ricco di aromaticità al primo naso di un calice da scoprire complesso, evoluto, di grande struttura e armonia.

Anello Dioniso – argento, oro, perle naturali giapponesi, incisione a bulino. Maddalena Rocco Milano
E’ invitante la degustazione di un tale gioiello:
- zona vocata: Maddalena Rocco vive e lavora ad Abbiategrasso (Mi) – mostra personale c/o Galleria Rossini, v.Borgo Adda 3/5 Lodi (Mi)
- millesimati: dal 1979 al 2011
- abbinamento: Malvasia secca Donna Luigia 2006 Doc Colli Piacentini : in comune hanno… ancora molto da raccontare
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